Le Rose
Storia e Caratteristiche
Le rose sono tra le piante più amate come ornamento, oltre che tra i fiori più graditi e regalati, vista la loro grande eleganza e delicatezza. La loro fama le accompagna sin dall'antichità, di fatti la loro coltivazione era già nota tra gli egizi, i greci e le popolazioni cinesi.
Giunsero in Italia grazie al popolo greco, qui iniziarono ad essere coltivate non solo per adornare i giardini, ma anche, a livello industriale, per estrarre oli essenziali da utilizzare come profumi ed unguenti, oppure per decorare strade, case e banchetti in occasioni speciali. In età medievale la rosa perse il suo alto valore e finì per essere considerato un fiore lussurioso e simbolo del paganesimo, idea che fortunatamente non durò a lungo, poichè in un secondo tempo si iniziò a celebrare questo fiore come rappresentazione della Madonna, a tal punto che si diffuse prepotentemente la coltivazione del fiore all'interno dei conventi. Intorno al 1500 la passione per le rose giunse anche in Francia, Inghilterra ed infine Olanda, località notoriamente specializzata in floricoltura, questi si dedicarono al miglioramento delle tecniche di coltivazione, ottenendo numerose varietà dello stesso fiore, ricche di colori e caratteri ben definiti.
Le rose sono arbusti a foglia caduca, con portamento variabile, a seconda della specie è infatti possibile trovare piante rampicanti, erette, sarmentose ed espanse. I loro fusti presentano una corteccia liscia, solitamente munita di spine, dalla colorazione verde o rossastra, quando la pianta è giovane, con l'avanzare dell'età invece il fusto assume tonalità grigiastre. I fiori si collocano sempre all'estremità del ramo, solitamente le loro disposizioni sono solitarie oppure raggruppate in infiorescenze cimose, le foglie invece si collocano in maniera alternata, e presentano dimensioni varibili.